Se qualcuno mi chiedesse: “Voglio fare un viaggio un po’ diverso dal
solito ove possa incontrare natura,
flora e fauna, visitare siti archeologici e musei, conoscere un’antica civiltà
e un nuovo popolo senza trascurare folklore ed accoglienza”, lo potrei
tranquillamente indirizzare in Perù. Non prima però di aver consultato il
proprio medico in caso di problemi cardiaci o respiratori.
Perù 2010 |
Come tutti i paesi andini viaggiare in Perù vuol dire essere quasi
sempre oltre i 3000-3500 metri di altezza e in alcuni casi anche oltre i
4000-4500. Il problema della neve non sussiste perché a quelle latitudini la si
trova oltre i 5000 metri così come non è un problema il freddo ,almeno nelle ore diurne, anche in
quello che è il loro periodo invernale.
Per noi che non siamo abituati a quelle altezze i movimenti sono un
po’ rallentati e la respirazione un po’ affaticata: fare una scalinata lunga o
ripida piuttosto che una corsa vuol dire fare il doppio della fatica usuale. La
gola e le narici sono sempre completamente secche. I popoli andini si sono
abituati ovviamente a quelle altitudini e hanno sviluppato un alto numero di
globuli rossi unito ad una cassa toracica allargata che li fanno al contrario
patire un po’ quando scendono al livello del mare.
Gli alberghi sono comunque quasi tutti attrezzati a fornire ossigeno
ai turisti che inizino a sentire dei fastidiosi mal di testa proprio per
carenza di ossigeno.
Io ho visitato il Perù nel 2010 e non ho avuto particolari problemi
con l’altezza anche se a Cuzco mi sono preso uno strano virus che mi ha portato
febbre alta.
Cuzco - Perù 2010 |
Tutti i locali mi dicevano: <devi masticare foglie di coca essiccata
come facciamo noi per combattere l’altezza e facilitare la respirazione>. Io
sono scettico di natura e poi non mi piaceva per nulla masticare quelle foglie
secche di coca a disposizione sui buffet dei ristoranti degli hotel. Inoltre
non avevo mal di testa e respiravo bene compatibilmente con l’altezza di 3400
metri. Poi mi hanno fatto notare che se proprio non volevo masticare quelle
foglie, avevo anche la possibilità di utilizzare delle bustine, come quelle del
nostro the, sempre contenenti foglie di coca essiccate e triturate da mettere
in un po’ di acqua calda e volendo con un po’ di zucchero. Questa cosa mi è sembrata
già più umana e devo dire che dopo un paio di bustine prese a distanza di
qualche ora mi sono sentito molto meglio, la respirazione era più facile e mi
hanno fatto anche un effetto digestivo. Chissà che servano davvero!
In Perù come tutti sono arrivato atterrando a Lima,
Lima - Perù 2010 |
la capitale,
situata sull’Oceano Pacifico. Questa città ha una caratteristica: non conosce la pioggia
in nessuno dei dodici mesi dell’anno. Al massimo nel periodo invernale scende
una specie di condensa come può
succedere anche da noi . Non servono canali di scolo, tombini o altro.
Il centro storico è ricco di monumenti e chiese ma soprattutto
spiccano le belle case coloniali. Ma il
cuore pulsante della città si sta
spostando nel nuovo quartiere in
espansione di Miraflores affacciato
sull’Oceano e ricco di ristoranti, bar e locali molto frequentati da giovani
oltre che di negozi e centri commerciali come sempre si conviene.
La tappa successiva del viaggio è
Cuzco, la capitale della civiltà Inca.
Sarebbe bene, se si avesse tempo, raggiungerla in bus in modo tale che
il passaggio dal livello del mare a quota 3400 metri avvenisse in modo graduale
e l’organismo si abituasse poco alla volta alla nuova condizione. Non è il mio
caso che di tempo ne ho sempre poco e non solo vengo catapultato a 3400 metri,
ma appena esco da Cuzco per qualche escursione nei vari siti arrivo ben presto a 3800-4000 metri.
Machu Picchu - Perù 2010 |
A Cuzco è possibile acquistare un carnet per visitare i vari musei
tutti attinenti alla civiltà Inca (ci sono oltre una dozzina di musei solo in
città) e sempre da Cuzco si parte per andare a visitare la Valle Sacra degli
Incas incontrando nel percorso i simpatici lama e alpaca entrambi della
famiglia dei camelidi, gustando gli stupendi paesaggi andini ed attraversando
paesini con i loro mercati locali e le variopinte bancarelle di artigianato
locale per i turisti.
Cuzco è anche il punto di partenza che utilizzo per andare a visitare
il Machu Picchu, una delle sette meraviglie del mondo moderno. Questo sito è
situato a solo 2430 metri di altezza, ma e’ piuttosto complicato da raggiungere
in quanto non vi sono strade che portino ad esso. Da Cuzco bisogna raggiungere
una stazione ferroviaria di collegamento e poi prendere un treno. Il treno
nelle alte stagioni deve essere prenotato con largo anticipo, mesi prima per
intenderci, altrimenti addio Machu Picchu!.
Ande - Perù 2010 |
Conviene prendere come faccio io il
”Vistadome” che costa un pochino più caro ma è trasparente in alto così da permettere di
vedere agevolmente il panorama durante il tragitto che termina nella cittadina
termale di Aguas Caliente. A questo punto chi non vuole continuare a piedi
prende degli appositi bus che salgono al sito. La prima vista che si ha è
quella che non si dimentica più e corrisponde a quella della cartoline, ossia
la vista dall’ alto dell’antica città degli Incas in una cornice fantastica
tutta circondata di splendide montagne dietro una delle quali inizia la foresta
amazzonica (che non si estende solo in Brasile ma anche in Perù, Colombia,
Venezuela, Ecuador, Bolivia e Guyana).
Infine lasciando decisamente Cuzco e sposandomi più a sud raggiungo
Puno sul Lago Titicaca, ossia il lago navigabile più alto al mondo situato ad oltre
3800 metri d’altezza che appartiene in parte al Perù ed in parte alla Bolivia.
Uros - Lago Titicaca - Perù 2010 |
Navigando sul lago si raggiungono le ”Islas Flotantes”, cioè le “Isole
Fluttuanti” sulle quali vivono gli Uros, ossia un’antica popolazione pre–Incas.
Questa popolazione vive appunto su queste isole mobili fatte di canneti
ancorati sul fondo del lago. Anche le loro case e le loro imbarcazioni sono
fatte di queste canne che crescono intorno al lago. Se qualcuno non va più
d’accordo con gli altri abitanti dell’isola, taglia le canne attorno alla
propria abitazione, le disancora e si sposta da un’altra parte.
Io credo che tutto questo e altro ancora possa valere un viaggio
seppure non dietro l’angolo.
Nessun commento:
Posta un commento