Sono da poco ritornato non da un viaggio questa volta, ma da un
soggiorno da Formentera. Mia moglie Stella è appassionata di mare.
Formentera 2015 |
La Formentera che mi si presenta è diversa da quella che avevo sentito
descrivere da chi ci era andato venti o venticinque anni fa quando già comunque
non era più l’isola degli hippy di fine anni ’60 o anni ’70. A ricordo di quei
tempi è rimasto solo il finto mercatino hippy
Mercatino hippy - Formentera 2015 |
che si tiene la domenica e il
mercoledì sera a Epilar de la Mola. Ma negli ultimi venti anni l’isola è molto cambiata. Intanto come è
avvenuto in tanti altri posti le infrastrutture turistiche si sono
moltiplicate. Una volta vi erano due alberghi in tutta l’isola, ora ve ne sono
parecchi così come molti sono i ristoranti, i bar, ecc. anche se sono molti i
turisti che soggiornano in case d’affitto. Ma è cambiato anche il tipo di
turismo. Una volta l’isola era affollata per tutta la stagione principalmente
da turisti tedeschi, ora i tedeschi la affollano nei mesi da aprile a giugno e
settembre e ottobre sfidando anche il rischio meteo; a luglio e agosto l’isola
è letteralmente presa d’assalto dagli italiani.
Quello che non è cambiato è l’assoluta bellezza del mare e delle sue
spiagge.
A Formentera si arriva atterrando all’aeroporto di Ibiza dove si ferma
chi predilige la vita movimentata, le feste, le discoteche e si accontenta di
un mare un po’meno bello.
Formentera 2015 |
Chi predilige il mare più bello e la vita più tranquilla raggiunge il
porto di Ibiza e si imbarca per Formentera, la più piccola delle Baleari lunga
poco più di venti chilometri.
Appena arrivati a destinazione sono due le cose da fare: comprare un
ombrellone di quelli che stanno nella sacca a tracolla e noleggiare un mezzo
per spostarsi. Infatti il bello è cambiare tutti i giorni spiaggia, una più
bella dell’altra ma tutte molto assolate senza una pianta nei dintorni o un
filo d’ombra. Il mezzo più noleggiato è senz’altro lo scooter, ma io ho
preferito una Panda con aria condizionata, considerando la mia scarsa dimestichezza
con lo scooter, dove avremmo viaggiato in due con due borse e due ombrelloni su
una strada che attraversa l’isola ormai molto trafficata a differenza di anni
fa e su strade sterrate e con pietroni per raggiungere le spiagge più belle e
meno affollate.
E veniamo alla riflessione.
A Formentera, così come alle altre Baleari, alle Canarie, ecc., è
permesso il naturismo in quasi tutte le spiagge.
L’Italia, negli anni ’60, ’70, ’80, si contendeva insieme alla Costa
Azzurra la leadership del turismo balneare ed era presa d’assalto dai tedeschi
e dagli stranieri in generale con evidenti benefici per la nostra economia.
Negli anni a venire si sono sviluppate turisticamente la Spagna, la Grecia, la
Croazia, ecc. e noi abbiamo perso enormemente di competitività principalmente
per i nostri alti prezzi e, in alcuni
casi per non aver saputo rinnovare ed adeguare le nostre strutture.
Ma a queste cause che sono inconfutabili, non si pensa che bisogna
aggiungere il fatto che noi siamo l’unico paese europeo del bacino del
Mediterraneo dove il naturismo, con rarissime eccezioni, non è permesso da
nessuna parte, né esistono strutture a riguardo. E gli stranieri che lo
praticano da sempre per tradizione sono tanti sicuramente fra i tedeschi ma
anche austriaci, francesi, olandesi, inglesi, scandinavi che devono per forza
di cose rivolgersi ad altri lidi. Inoltre il naturismo sembra sia in aumento
anche fra gli italiani che in passato non hanno mai potuto farlo per mancanza
di strutture oltre che di cultura come diretta conseguenza, anche se alcuni
sicuramente ancor oggi lo vedono come qualcosa di peccaminoso.
Isola Espalmador - Formentera 2015 |
Non ho mai
sentito parlare di episodi di violenza di nessun genere nei luoghi frequentati
dai naturisti e mi risulta ci sia il massimo rispetto per l’altrui persona e
per l’ambiente. Anche questo nel suo piccolo contribuirebbe ad aumentare il
PIL, a creare posti di lavoro e siccome ci sarebbero più stranieri a fare le
vacanze in Italia e se vogliamo anche meno italiani che vanno a farle all’estero,
ci sarebbe anche un giovamento per la bilancia dei pagamenti.
Magari un giorno qualche nostro governante ci penserà!
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